ORCHIDEE SPONTANEE

ORCHIDEE SPONTANEE

Dal punto di vista estetico la famiglia delle Orchidacee (dal greco “orchis” – testicolo -,  in quanto l’apparato radicale è costituito da due rizotuberi a forma di testicoli) è una delle più interessanti di tutto il regno vegetale; vi appartengono oltre 20.000 specie diffuse in tutti i continenti, ad esclusione delle zone molto fredde e di quelle desertiche.

Il mondo delle orchidee spontanee è sicuramente poco conosciuto rispetto alle loro cugine esotiche, ma molto più naturale ed affascinante.

L’Italia, grazie alla sua posizione geografica ed esposizione mediterranea, ha una varietà flogistica di circa 120 specie, ponendosi pertanto tra i Paesi europei più ricchi di orchidee.  In Abruzzo se ne annoverano circa 70 specie distribuite in tutta la Regione; alcune di esse sono divenute rare, mentre altre, che erano presenti specialmente nelle zone palustri, in quelle litorali e nelle fasce retrodunali, sono addirittura scomparse.

Nella Valle Roveto vivono circa 50 specie di orchidee, alcune delle quali molto rare.  Questa grande varietà di specie è dovuta alla presenta di un territorio, con caratteristiche ambientali molto eterogenee, che offre numerosi habitat di diversa tipologia quali: campi di vegetazione molto umidi in fondo valle, coltivi, incolti, boschi di roverella e castagneti nella zona collinare, macereti,campi pietrosi, prati aridi e boschi di quercia e faggio nella zona di montagna, prati rocciosi calcarei e brecciai nelle cime più elevate.

In questi diversi habitat vivono molte specie con diverse esigenze ecologiche, la cui presenza dipende soprattutto da un ambiente non inquinato che la Valle Roveto ancora preserva.

Sui terreni umidi alluvionali che caratterizzano il fondo valle, si può trovare l’Epipactis palustri, l’Himantoglossum adriaticum, l’Orchis italica e l’Orchis laxiflora; nelle zone collinari, sia di destra che di sinistra, l’Orchis purpurea, la Dactyloriza maculata, l’Anacamptis piramidalis, l’Orchis morio, l’Orchis provincialis, l’Ophris apifera, l’Ophris bertoloni, l’Ophris atrata e l’Ophris sphegotes; nelle zone ombrose e faggete di montagna la Cephalanthera longifolia, la Cephalanthera rubra, la Listera ovata e la Neottia nidus-avis; nei prati di alta montagna la Gymnadenia conopsea, l’Orchis pallens e la Nigritella widderi.

Le orchidee rappresentano un importante patrimonio culturale e naturale che, purtroppo, non è salvaguardato da leggi appropriate; ciò ha contribuito a determinare la scomparsa di alcune specie, mentre altre sono in via di estinzione a causa della distruzione del loro ambiente.

L’elenco, riportato in questo sito, è di tipo divulgativo e può essere utilizzato come guida anche da coloro che, per la prima volta, vengono a contatto con il meraviglioso mondo di queste piante.

Molte persone, passando spesso vicino ad una pianta di orchidea, non si fermano quasi mai ad ammirare i suoi straordinari fiori, mentre uno sguardo più attento è sufficiente a far suscitare interesse per questa realtà così affascinante.

Zaccaria De Blasis